La nostra storia

VINO CONTADINO

Fin da piccolo sono stato in mezzo ai contadini, quelli veri. Il vecchio contadino è stato sempre una figura di riferimento, ho cercato di carpire i segreti di uno dei primi mestieri della storia dell’uomo.  Fare vino è stata una delle prime cose che ho imparato.  E non ho più smesso.  Nel 2015 provai a creare un’etichetta di vino convenzionale, ma mi resi conto che il mercato a cui veniva proposto, non valorizzava di certo l’impegno e la ricerca che vi impiegavo. Il mio vino era una bottiglia come altre 100.  Nel 2017, ho deciso di cambiare, segnare un punto di svolta per la mia azienda, creare un vino, e non una bottiglia, che fosse in linea con i miei ideali di naturalezza dei prodotti.  

Un’etichetta che ben mi identifica. Le mie pecore e il mio vino, un connubio fra la tradizione sarda, la mia terra d’origine, e la tradizione umbra della vinificazione.  Erano gli anni ’60 quando la mia famiglia, in cerca di una terra più fertile, emigrò quì, in Umbria, con le poche pecore che possedeva. Ad aspettarci vi erano terre abbandonate dai locali, da chi cercava un’altra promessa di vita, quella offerta dalle grandi industrie. Ed è da questi terreni, che io e la mia famiglia abbiamo cercato di far prosperare la natura che ci accolse.  Oggi, io e mio fratello Giorgio, cerchiamo ancor di più di proteggere e tutelare i terreni che possediamo da mezzo secolo, valorizzandoli, cercando ogni anno un punto di rinascita per ogni ettaro.  

LA TERRA

Oltre 140 ettari sono il fulcro di tutte le produzioni dell’azienda: dal latte, all’olio al vino.  Si tratta di un terreno collinare, che si estende sulla cresta di una ripida collina, costeggiata da borghi medievali, corsi d’acqua, boschi e oliveti.  È un terreno argilloso, sassoso, e non sempre facilmente lavorabile.  Nella terra più dura e difficilmente irrigabile, sorgono gli ulivi;  nella terra più ripida il vigneto. Le dolci colline sono pascoli per le pecore di razza Sarda. 

LE VIGNE

2 ettari di filari di Sangiovese, Vernaccia rossa e vermentino  discendono ripidamente sul fianco del crinale, orientati ad Ovest. Quest’anno abbiamo compiuto un altro passo verso la valorizzazione di un terreno altamente sassoso,  il cui uso si limitativa a pascolo o a minime lavorazioni: abbiamo impiantato un ettaro di filari di Sangiovese e Trebbiano nei pressi dell’allevamento, assieme ad un ettaro di lavanda.  Altri 3 ettari sono stiati impianti recdentemnte  in un terreno a pochi chilometri dall’azienda, in una posizione collinare dalla lieve pendenza. Qui crescono viti di vermentino, ciliegiolo, sangiovese e vernaccia rossa. Altro vigneto in affitto 1 ettaro di trebbiano toscano di oltre 50 anni. I trattamenti sono minimi: solo rame e zolfo, consentiti in agricoltura biologica. La vendemmia avviene a mano, ed ha inizio solitamente la prima settimana di settembre, compatibilmente con il raggiungimento del giusto grado zuccherino delle uve.

CANTINA E VINIFICAZIONE

La cantina di nuova costruzione è lo spazio dove avviene la vinificazione delle nostre uve. Tutte le uve, sia bianche che rosse, subiscono macerazioni sulle bucce che vanno da poche ore, per le vinificazioni in bianco, a 4-5 giorni per le vinificazioni in rosso.  Le botti sono in acciaio inox e vetroresina. I vini maturano per un periodo di circa 6 mesi, dopo i quali vengono imbottigliati nel periodo di luna calante (per i vini fermi) e in luna crescente (per i vini rifermentati). Le fermentazioni in bottiglia ri-partono in seguito all’aggiunta di mosto congelato, ottenuto dalla vendemmia dello stessa annata. 

OLIVETI

Quando si ammira il paesaggio dell’azienda, subito colpiscono le numerose piante di ulivo disseminate lungo tutta la collina. Queste dimostrano come l’olivo, a differenza di altre colture di interesse agrario, si adatti a condizioni difficili, abbarbicato sui terreni rocciosi più marginali.  Gli olivi cresciuti su questi terreni sono presenti da anni e anni, ancora prima che io arrivassi qui in Umbria.  Difatti anni fa, grazie ad una ricerca dell’Università degli studi di Perugia, scoprii che molti degli olivi presenti nella mia azienda sono secolari, e riportati nella cartografia settecentesca del Papa. Questi sono coltivati secondo la tecnica del muretto a secco. Non subiscono trattamenti chimici e sono concimati solamente con concime organico dell’azienda.